PREMIO ROSSOPASSIONE – Rassegna Vincitori – Tamara ZAMBON Rosalia ZUTTA
Villacidro, 29 maggio 2023 – Venerdì 2 giugno al Centro Culturale Il Lazzaretto di Cagliari, si inaugura la mostra della “Rassegna Vincitori ” del Premio Rossopassione delle edizioni 2021 e 2022. Le protagoniste saranno Tamara Zambon e Rosalia Zutta che esporranno alcune opere facenti parte del loro recente percorso artistico. Le due artiste sono state selezionate in passato in altre edizioni del Premio Marchionni ed hanno partecipato alle mostre itineranti al Museo Cà La Ghironda di Bologna ed al Palazzo del Collegio Raffaello di Urbino. Riportiamo alcuni stralci di testi critici.
Tamara Zambon : “…… Le presenze umane, delineate con perentorietà di tratto, si “muovono” in uno scenario rarefatto, dove la composizione si mostra capace di neutralizzare la fisicità del reale e farlo viaggiare verso approdi di pura poetica inconsistenza. Al contempo, l’energia espressiva dei volti ritratti grida, nonostante la materia cromatica sia ridotta all’essenziale da un’azione in levare, e avvolge le figure, forgiando fisicamente i protagonisti dell’evento pittorico. Essi “recitano” la loro parte su un palcoscenico ben definito, quello della quotidianità. Ed è qui che l’artista registra e preleva i tipi umani e dà loro la carica di personaggi iscritti a parlare e ad agire in un ambito di decisa forza narrativa….”
Rosalia Zutta: “… incontra emozioni e poi non riesce a fare a meno di metterle sulla tela. Il taglio può essere quello più classico del ritratto frontale, di sapore rinascimentale, oppure può scegliere un’inquadratura fotografica, sbarazzina, con il soggetto che guarda “in macchina” da sopra una spalla. O ancora uno stile cinematografico, con la figura relegata da un lato della tela e lo sfondo che reclama spazio e ci dà indizi sull’azione. Quello che non tradisce mai è la predilezione per una tavolozza leggera, luminosa, dominata dai verdi smeraldini e dagli azzurri trasparenti, ariosi; accesa talvolta dai gialli dorati, dai rosa, in una sinfonia sostanzialmente gioiosa. E’ proprio la cromia che dà il senso alla scena, che stempera la malinconia dello sguardo, il turbamento che può coglierci davanti agli occhi chiusi o davanti all’imperscrutabilità di un’espressione.(A.Redaelli)