MUSEO MAGMMA – LE COLLEZIONI

1 Dic 2018 - News

MUSEO MAGMMA – LE COLLEZIONI

MUSEO MAGMMA – LE COLLEZIONI

Villacidro 1 dicembre  2018 –  Un’altra opera  si aggiunge alla collezione del Museo MAGMMA: è oggetto di donazione  da parte di uno degli artisti selezionati per la mostra-evento ” Do you Remembrandt”. Si tratta di Francesco Zefferino che ha donato l’opera “ Unfinished 25″,  olio su tela di  cm 60×73 ; l’opera entra a far parte della collezione del Magmma nella 4^ sezione pittura  dedicata agli artisti contemporanei .

Riportiamo il testo integrale di Francesco Zefferino , che accompagna l’opera:

” Ho pensato di inserire la rilettura dell’acquaforte di Rembrandt, dove si ritrae con la giovane moglie Saskia, nella serie di miei lavori intitolata “Unfinished”. Con questa serie ho concepito delle opere pittoriche, alcune con uno spiccato carattere di installazione, partendo da una sorta di mappatura di quelli che sono i processi interni all’ attività di artista vale a dire le dinamiche attraverso le quali inizio, concepisco ed eseguo un’opera nella dimensione del micro-universo dell’atelier. I dipinti e gli oggetti sono concepiti come attività aperta, tappa di un processo artistico e psicologico in continuo divenire, sempre in corso d’opera e perciò eternamente incompleta: un assemblaggio di dipinti irrisolti, tele rimaste allo stadio iniziale del disegno o dell’abbozzo e altre dove le tracce dei ripensamenti e cancellature diventano finitura del quadro…. In questo lavoro su Rembrandt all’autoritratto del pittore con la moglie sostituisco quello di una coppia di giovani del ventunesimo secolo dove lo sguardo incerto dei protagonisti prende il posto dell’espressione fiera e di sfida dell’artista fiammingo.  L’opera diviene fruizione lontano dalle certezze, radicata nella polimorfa eterogeneità della cultura contemporanea, dove è sempre più difficile definire, catalogare, affermare, e dove il non-finito appare più che mai espressione perfetta di una società in mutamento, mai uguale a sé stessa, metafora della precarietà della condizione umana.”